LOCUS FESTIVAL – Dj Premier & The Badder, un’esperienza travolgente (report)

a cura di Luigi Lupo

Un feeling continuo. Tra il beat, il flow e il calore degli strumenti, tra il palco e un pubblico in visibilio. Dj Premier, la storia del hip-hop, è semplicemente travolgente. Ed è capace di creare un’atmosfera che supera i confini geografici: c’è il sapore delle strade, della cultura afroamericano che incontra l’aria salubre della Puglia, di Piazza Aldo Moro a Locorotondo. Rispettando quello che è il concept di Locus Festival 2016: portare nella regione le diverse declinazioni del jazz e della black music.

In questo senso, l’interazione tra Dj Premier e The Badder, gruppo noto nel panorama black-soul-jazz newyorkese, regala una serata magnifica dove il pubblico, composto da giovani e non, si esalta ogni volta che i beat lo avvolgono.

djpremier2-locusfestival2016-photocredit@doyoulikeIl producer e dj , attivo dal 1987, è fermo dietro la consolle ma con la sua voce, densa di energia e vitalità, muove la folla. Al grido di Are you ready??? lancia dischi mentre Takuya Kuroda (sotto contratto con la Blue Note) alla tromba, Mark Williams al trombone, Brady Watt al basso e Lenny “The Ox” Reece alle percussioni lo accompagnano con solarità e calore. E lui sta al passo col flow, interviene e rappa proponendo i più grandi successi del mondo dell’hip-hop, ambiente in cui è un leader assoluto sino dalla nascita del progetto Gang Starr con Guru per poi produrre nomi del calibro di Jay-Z(So Ghetto), The Notorious B.I.G(Unbelievable, Kick in The Door), Rakim(It’s Been a Long Time, When I Be On Tha Mic), Nas(Ny State of Mind), Royce da 5’9 con cui dal 2014 ha all’attivo il duo PRhyme.

Non è solo un live set, che attraversa i suoi lavori tra cui gli acclamati Beats That Collected Dust Vol.1 e Vol 2., supportato da una band fenomenale e perfetta. Il feeling è prima di tutto tra Premier e il pubblico. Un fan mostra un vinile delle sue produzioni, il producer statunitense lo fa salire sullo stage, autografa il disco e lo suona. E’ sempre col microfono davanti alla bocca, vuole che la gente lo segua all’invito Make some noise!. E la folla risponde, ballando, alzando le mani al cielo, mostrando gli accendini in uno scenario emozionante.

Le sorprese non finiscono. Arriva sul palco la cantante Tori Wolf che, con la sua voce intensa, energica e toccante, interpreta 1st e Shadows Crawl, produzioni realizzata proprio con Premier. Nel frattempo, Takuya Kuroda aggiunge al flow continuo la radiosità della tromba.

Dopo un’ora abbondante, Dj Premier, che nel frattempo è rimasto solo in consolle senza la presenza dei The Badder, non è assolutamente stanco. Lascia il palco ma sa che dovrà tornare, acclamato da un pubblico, tra cui numerosi fedelissimi hip-hop, che ha ancora voglia di farsi travolgere dalla sua carica. Così accade.  E regala degli scratch da maestro, mixando tracce storiche e omaggiando il suo compagno nei Gang Starr con un continuo urlo: Guru rest in peace!

A fine concerto, si avvicina alle prime file e scatta un selfie cercando di catturare tutta la Piazza. Una platea che lo ha seguito, supportato per tutta la durata a testimonianza di un feeling tra la Puglia, il Locus Festival, e la grande musica internazionale.

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