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CINEMA – I 5 migliori film del 2016 di Doyoulike.org
a cura di Marina Amoruso
Dicembre è il mese dei bilanci per eccellenza, e così ne approfittiamo anche noi per tirare le somme dei film più interessanti di questo 2016 in procinto di concludersi, citando i cinque titoli secondo noi più meritevoli e invitandovi a recuperare quelli di cui si è parlato sul sito nel corso dell’anno.
5 – Animali notturni – Acclamatissimo secondo lavoro dello stilista americano Tom Ford, il film è un viaggio itinerante nei sensi di colpa di una gallerista che vent’anni prima ha divorziato dal marito, colpevole di non essere borghese ed ambizioso quanto lei. L’espediente della riflessione è l’ultimo romanzo dell’ex marito-scrittore della protagonista. Da segnalare, tra le altre cose, per un Jake Gyllenhaal che, come un buon vino, migliora con gli anni.
4 – La grande scommessa – Non è facile riuscire a parlare della più grave crisi finanziaria degli ultimi decenni per più di due ore mantenendo intatto l’interesse, ma questo film biografico centra in pieno l’obiettivo. Oscar per la Miglior sceneggiatura non originale, Steve Carell, Ryan Gosling e Christian Bale sono i primi ad accorgersi dell’instabilità del mercato immobiliare statunitense e “scommettono” su un imminente tracollo finanziario. Sappiamo già come andrà a finire.
3 – Ave, Cesare! – Coen will be Coen. Il felice e consolidato sodalizio dei fratelli Joel ed Ethan prosegue con questa godibilissima commedia che ci fa rivivere il periodo d’oro di Hollywood e ripercorre, ironicamente e con uno stile inconfondibile, i generi cinematografici più in voga negli anni ’50. Da non perdere assolutamente anche solo per il tip tap di Channing Tatum.
2 – Room – Ispirato all’episodio di cronaca nera noto come “Il caso Fritzl” e vietato ai claustrofobici: il piccolo Jack ha vissuto i primi cinque anni della sua vita chiuso nella “stanza” insieme alla madre fino a quando i due decidono di escogitare insieme un piano per evaderne una volta per tutte. Tenete d’occhio Jacob Tremblay, il piccolo protagonista che sta già facendo parlare di sé.
1 – Io, Daniel Blake – Meritatissima Palma d’oro al Festival di Cannes, l’ultima fatica di Ken Loach è un grido di denuncia, dal primo al centesimo minuto, delle assurde derive dell’imperare della burocrazia sulle vite dei cittadini, tanto da poter essere considerato idealmente, per via della tematica dominante, il seguito contemporaneo della grottesca e lungimirante distopia ritratta in Brazil di Terry Gilliam, uscito ben trentuno anni fa. Il presente non ha mai fatto così paura.




