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REPORT – Boris e Gandalf, la techno di qualità di scena a Torino
a cura di Luigi Lupo
Sonorità taglienti, house ricercata, techno oscura, sfumature post-punk. Vinile dopo vinile. E così il Cap10100, splendido club a ridosso del Po’ di Torino, si trasforma in una notte nel tempio dell’underground. Merito di Genau, organizzazione di eventi sempre molto attenta nella proposta di nomi ricercati e dal respiro internazionale nel panorama del clubbing.
Lo scorso 19 dicembre, è toccato a Boris, nome cult della scena berlinese e figura di spicco del Berghain/Panorama Bar. Tedesco, nato nella capitale, Boris incarna quelle che sono le caratteristiche dell’evoluzione della label, Ostgut Ton: techno pura, ipnotica e oscura, alternata a produzioni sofisticate, una house mai scontata e sempre coinvolgente. Il repertorio di Boris dimostra tutta la sua ricerca e l’esperienza maturata nell’ambiente berlinese. Ma non solo. La sua carriera tra piatti e produzioni comincia in America, a New York, dove assorbe le sonorità della house underground della fine degli anni ’80. Tornato a Berlino, sperimenta l’incontro di vari stili e sfumature dell’elettronica da dancefloor: dal post-punk alla techno passando per kraut-rock e disco. I suoi set al Panorama Bar e Berghain sono autentiche perle di cultura musicale.
A Torino, il dj e producer, si presenta con il solito sorriso smagliante. A riscaldare il dancefloor ci pensa Matteo Brigatti, aka Gandalf, figura di spicco nell’ambiente torinese. Attivo nel mondo dei club underground da oltre 20 anni, è un autentico cultore della scena techno. A partire dal 2014, comincia a portare a Torino le sonorità meno maistream del clubbing, concentrandosi sulla deep techno. Oltre ad essere fondatore e resident di Genau, è nello staff del Movement Festival, del Kappa Futur Festival e di altre realtà italiane. Vanta, oltre alle capacità di organizzazione e promozione di serate ed eventi dal tocco originale, un djset di tutto rispetto alla Concrete di Parigi insieme a mostri sacri della techno come Marcel Dettmann, Zadig e Abdullah Rashim. Fino alla prestigiosa esibizione all’About Blank di Berlino lo scorso 2 gennaio.
Il suo set al Cap10100 mette in luce tutti gli anni di ascolto, produzione ed energia in consolle. Techno profonda, suoni pungenti, bassi avvolgenti alternati a rimandi nei 90’s più spinti. Salti improvvisi nella acid house. Insomma il clima perfetto per accogliere Boris. Semplice magliettina nera, sorriso che fuoriesce dalla folta barba, il tedesco comincia a sferrare i suoi vinili avviando il lungo viaggio della notte torinese. Il dancefloor è carico, impossibile non muoversi. Si spazia dalla deep techno alla acid, suoni onirici che danno libero spazio all’immaginazione. La sua simpatia dietro i piatti rende il party autentico, reso ancora più affascinante dallo spettacolo di ballerine impostato dietro il palco di cui si mostrano solo le ombre. Un set alienante e denso di carica, una selezione di alta qualità che riflette la sua storia nel tempio berlinese.
foto di Marika Palumbo