INTERVISTA – ASHLEY KAHN: “Usiamo la musica per definire noi stessi”

a cura di Gigi Salvemini e Luigi Lupo

Ashley Kahn è una figura fondamentale tra chi la musica non la ascolta solo per svago o piacere ma cerca di coglierne i significati nascosti, i messaggi sociali e culturali, gli aspetti più profondi. Vincitore di un Grammy come storico musicale, autore di due libri dedicati ai capolavori del jazz come Miles Davis e John Coltrane, co-autore di una autobiografia di Carlos Santana, lo scrittore americano è un’icona nel mondo dei media musicali ( ha collaborato anche con New York Times, Rolling Stone, Jazz Times, Mojo). Ma non solo. E’ stato anche road manager di artisti come Peter Gabriel, Paul Simon e Britney Spears. Attualmente detiene una cattedra alla New York University dove insegna ai suoi studenti come amare la musica e scoprirne l’essenza delle relazioni umane.

– Secondo te ha ancora senso la critica musicale e le recensioni in un periodo di calo delle vendite di album e aumento della diffusione musicale in streaming? / We live in a period characterized by the decrease of album sales and the spread of streaming music. According to you, do the music reviews and criticism still have importance nowadays?

Questa non dovrebbe essere una domanda. Abbiamo tutti bisogno di essere informati, di una comunicazione intelligente, il che significa che abbiamo sempre bisogno di essere informati, di una scrittura arguta e di una profonda critica e racconto dell’arte (conoscendo la differenza tra le due attività). E questo significa sempre aver bisogno di essere informati, di una profonda informazione e critica musicale. Se mi state chiedendo della qualità dello stile di scrittura, non editato e non filtrato, adottato dai blog di musica che spesso appare come una scrittura musicale professionale – be, questa è un’altra questione. E credo si possa capire dalla mia risposta. / This should not be a question. We always need informed, insightful communication, which means we always need informed, insightful writing, which means we always need informed, insightful arts criticism and reporting (which knows the difference between the two.) And this means we always need informed, insightful music coverage and criticism. If you are asking about the quality of unedited, unfiltered, uninformed blog-style writing about music that often tries to pass for informed music writing – that’s another question. And I think you can figure out my answer.

– Cosa ti sentiresti di dire alle nuove generazioni che si avvicinano alla musica per scoprirla? / What do you want to say to the new generations whose aim is to discover music?

Apri bene le orecchie. Il gradimento della musica è sempre soggettivo quindi avrai sempre opinioni su ciò che ti piace e su ciò che non ti piace – usiamo la musica per definire noi stessi, per appartenere ad una generazione, per identificarci in una tribù. Questo va bene. Ciò di cui sto parlando è la tendenza a classificare il gradimento della musica per l’uno o l’altro. Chi ci dice che non possiamo apprezzare e abbracciare sia i Led Zeppelin che John Coltrane? The Clash e LCD Sound System? Frank Sinatra e Tupac Shakur e Gino Paoli e Earth Wind and Fire e Albert King e Jimi Hendrix e quello stupido gruppo pop che tua sorella ascolta in macchina o la band del bar in fondo alla strada. L’apprezzamento della musica è un lungo viaggio che si riempie e dopo devi provare a fare spazio. E’ un universo infinito e senza fondo di possibilità – e più ascolti e più impari ad amare, più inizi realmente a capire la potenza dell’ interazione tra le persone e come la musica serva a perfezionare queste connessioni. / Please at all costs keep your ears open. Music appreciation is always subjective so you will always have opinions about what you like and don’t like – we use music to define ourselves, to belong to a certain generation, to identify with a certain tribe. That’s OK. What I’m talking about is the tendency to turn music appreciation into an either/or proposition. Who said you can’t enjoy and embrace Led Zeppelin and John Coltrane? The Clash and LCD Sound System? Frank Sinatra and Tupac Shakur and Gino Paoli and Earth Wind and Fire and Albert King and Jimi Hendrix and that stupid pop group your sister keeps playing in the car and the bar band down the street? Music appreciation isn’t a hard drive that fills up and then you have to start saving space. It is an endless, bottomless universe of possibilities – and the more you listen to and learn to love, the more you REALLY, TRULY start to understand the power of human connection and how music can serve as the perfect conduit for those connections.

13700148_10154286964867464_1202595015765579890_n– Perché, secondo te, i giovani non sono attratti dalla musica jazz, sia nell’ascolto che nelle produzioni? E a tal proposito qual’è il tuo parere su Jacob Collier? / Why, in your opinion, young people don’t really care about jazz music both in its listening and its production? What’s your opinion about Jacob Collier?

Il jazz è parte della musica in generale e i giovani sono particolarmente aperti alla musica e, con la giusta attitudine ed esposizione sono aperti a tanti stili differenti – molto più aperti rispetto a chi è anziano. Avrei preferito vedere i giovani apprezzare Miles Davis insieme a qualche gruppo pop, rock o hip-hop – tutti con la stessa passione – piuttosto che qualche ragazzo che possiede una collezione in ordine alfabetico di dischi con una perfetta copia di “Bitches Brew”, che gestisce come se fosse un pezzo di museo. Mi piace Jacob Collier. Mi piace il fatto che sia aperto a molte idee e influenze diverse, e che stia provando a cercare il meglio della tecnologia d’avanguardia per provare e mostrare un percorso nel futuro. / Jazz is part of music in general, and young people are especially open to music and with the right attitude and presentation, are open to many different styles – a LOT more open that older people are. I would rather see young people enjoying Miles Davis next to some pop, rock or hip hop group – all with the same passion – than some guy who has the perfectly alphabetized LP collection with a mint-copy edition of Bitches Brew that he handles as if it was a museum piece. I like Jacob Collier. I like that he’s open to many different ideas and influences, and that he’s trying to find a way to use the best of today’s cutting edge technology to try and show a way into the future.

– Cosa ha favorito l’ascesa di Kamasi Washington? / What influenced Kamasi Washington’s success?

Uno spirito di sollievo e il bisogno di esprimere il suo amore per la musica e le persone. Questa è la mia opinione dal momento in cui ho parlato con lui. / A spirit of uplift and a need to express his love of music and of people. That is my understanding from the times I have spoken to him.

– Quant’è importante la contaminazione tra jazz ed elettronica per il rinnovamento del musica? / How much is important the fusion between jazz and electronic music in order to reinvent music?

E’ così importante nel jazz quanto negli altri generi musicali.  Il punto è non tanto se incontri l’elettronica o no, la questione principale è lo spirito di apertura e scoperta che vedo essere il cuore di quello che chiamiamo jazz. / As important as jazz and all other styles of music. The point here is not whether its electronic or not, the important point is the spirit of openness and discovery – which I see as being at the heart of what jazz is about.

– Quanto sono ancora influenti capolavori come “A Love Supreme” di Coltrane o “Kind of Blue” di Miles? / How much the great masterpieces such us “A Love Supreme” by Coltrane or “Kind of Blue” by Miles still influence jazz music?

In che misura?  Sono manuali che quasi chiunque sia coinvolto nella musica improvvisata, la grande musica Americana e gli album classici del XX secolo dovrebbe ad un certo punto scoprire ed esplorare. L’influenza sta agli ascoltatori – loro decidono se l’album li guiderà in uno specifico suono o in un’idea generale o solamente scatenerà un senso di ricerca e sperimentazione. / By what measure? These are primers that almost anyone involved with improvised music, great American music, and classic recordings of the 20th Century must at some point discover and explore. The influence is up to the listener – they decide if it will guide them in a specific sound or musical idea or just a general sense of searching and experimentation.

13781923_10154396723569337_2784807517354666690_n – Cosa pensi del Locus Festival? / What do you think about  Locus  Festival?

Lo adoro – per molte ragioni spiegate prima ma specialmente perchè  hanno una  visione  ampia e contemporanea della musica che  programmano.  / Love it – for  many of the  reasons mentioned above,  but especially because they have a very  broad  and  contemporary view of  the music they program.

 

Photo by Locus Festival 2016