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Medimex 2017, intervista a VERONICO: “Dobbiamo stimolare emozioni nel grande pubblico”
a cura di Luigi Lupo (ha collaborato Gigi Salvemini)
Dal 2010, anno della sua fondazione, Puglia Sounds si è ormai distinto a livello internazionale come un caso che fa scuola. E’ frequente trovare l’attività dell’ente regionale sulle pagine di libri dedicati alla musicologia o al marketing del territorio, una presenza che fa onore al lavoro di chi crede nella musica come veicolo di crescita culturale del territorio. E, in effetti, le attività di Puglia Sounds – come si legge sul proprio sito ufficiale- “sono finalizzate alla crescita e alla valorizzazione del comparto musicale regionale, segmento produttivo in grado di incidere allo sviluppo culturale, turistico ed economico del territorio”.
Una delle più importanti realizzazioni dell’ente è sicuramente Medimex, Salone dell’Innovazione Musicale nato nel 2011 e diventato tra i più rinomati appuntamenti in Europa per musicisti, spettatori e addetti ai lavori ospitando circa 150 stand e tantissimi artisti (la mostra di Brian Eno nell’edizione 2015) nella sua sezione live. Tutto, ogni anno, sembrava funzionare alla perfezione perfezionando in maniera continuativa l’offerta di contenuti e di proposte innovative. Nel 2016, però, la macchina si è fermata. Medimex ha saltato una edizione ma ora è pronta a ripartire più in forma che mai. La nuova guida, con in testa Cesare Veronico, che ha assunto l’incarico della Regione a costo zero ad agosto 2016, ha dato una svolta all’evento. Non solo una vera e propria fiera ma anche un grande festival musicale che, dalla storica sede della Fiera del Levante, abbraccia vari luoghi della città di Bari. Il 10 Giugno l’ospite d’eccezione del Medimex 2017 special edition sarà Iggy Pop, con un imperdibile concerto ad ingresso gratuito, unica data italiana, nell’anno del quarantennale dei capolavori Lust for Life e The Idiot. Variegata la proposta che spazierà dal Rock al Jazz passando per Hip Hop, Elettronica e Soul con numerosi ospiti italiani e internazionali tra i quali il rapper Salmo. Gran chiusura dei live domenica 11 giugno nel prestigioso Teatro Petruzzelli con il concerto di Solange, unica data in Italia, regina indiscussa della nuova scena R&B. Non è ancora confermata la presenza degli Slowdive il cui nome è comparso su alcune testate. Lo staff di Puglia Sounds ha parlato di “trattativa in corso” ma non di ufficialità.
Abbiamo fatto una chiacchierata con Cesare Veronico, coordinatore di Puglia Sounds, grande amante della musica.
Nel 2016 hai assunto, con incarico gratuito, la guida di Puglia Sounds, come hai trovato l’azienda e quali sono state le tue prime mosse?
L’umore era preoccupato per il destino del progetto complessivo, ho trovato professionisti capaci e competenti ma titubanti e non particolarmente sereni per il futuro. Pertanto la prima mossa è stata quella di riavviare un progetto condiviso da portare avanti in tempi molto stretti. Era necessaria una scossa psicologica.
Guardando anche alla tua esperienza all’interno del Parco nazionale dell’Alta Murgia, possiamo riscontrare degli elementi in comune con il ruolo ricoperto a Puglia Sounds. In entrambi i casi al centro del discorso c’è la valorizzazione del territorio…
Ho accettato l’incarico di Puglia Sounds a titolo gratuito per non far sovrapporre le indennità. Nel nostro territorio la musica e l’ambiente hanno un elemento in comune: interessano a pochi. L’obiettivo è creare interesse a attrazione rispetto ai parchi e alla musica, elementi che sono trattati superficialmente. La missione è stimolare un patto, un vero interesse di fronte a due elementi che si somigliano.
Come Puglia Sounds continuerà a far emergere e finanziare la musica dei giovani pugliesi?
Vogliamo investire molto di più sui giovani. Abbiamo avviato una linea “young” all’interno del settore delle pubblicazioni discografiche distinguendola dalla “senior”. Dobbiamo stimolare il decollo dell’artista esordiente più di chi è arrivato al terzo disco e ci chiede finanziamenti.
Punteremo decisamente sul bando “Records” con grande attenzione ai giovani. Vorremmo creare una rete di “club” pugliesi che permetta a questi artisti, finanziati, di farsi ascoltare dal pubblico e ricevere attenzione sul piano nazionale. Il modus operandi sarà questo: se il disco è valido, lo finanziamo e facciamo esibire l’artista dal vio. Ma non solo. Abbiamo anche il piano “Export” – altra novità – che contribuisce economicamente ai tour all’estero una volta che l’artista abbia chiuso minimo due date fuori dall’Italia.
Che rapporto hai con la musica?
Ho iniziato a vent’anni a fare dj set rock, mettevo i Sex Pistols negli anni Settanta a Bari. Ho scritto di musica, ho portato la new-wave su Radionorba negli 80s e organizzavo concerti. Nasco come appassionato di musica. Per i miei ascolti personali, il disco che più adoro è The Man Who Sold The World di David Bowie che ho amato fin dall’adolescenza. Adoro Bowie.
A cosa è dovuta l’assenza del salone musicale lo scorso anno? Era propedeutica alla preparazione di qualcosa di più grande per il 2017, come questa edizione che passa a chiamarsi 2017 International Festival & Music Conference.
E’ stata una scelta di prospettiva. C’era la necessità di rinnovare il format, ormai invecchiato, spostandolo dalla Fiera del Levante nel cuore delle città. Era necessario creare emozione che è uno degli elementi fondamentali della musica. Con Medimex guardiamo sia agli aspetti tecnici che riguardano gli operatori della musica ma anche ai riscontri emotivi che l’evento deve stimolare sul grande pubblico. Non abbiamo voluto fare un festival che desse fastidio agli altri. Ecco perchè abbiamo voluto spaziare tra i generi e nella storia. Siamo un istituzione e non dobbiamo badare solo ai riscontri economici ma anche lanciare un messaggio che approfondisca la storia del rock. Da qui la scelta di Iggy Pop, la mostra su Bowie, dei panel su Lou Reed…