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INTERVISTA – JELANI BLACKMAN: “Suonare in Italia è stato fantastico.”
a cura di Gigi Salvemini e Luigi Lupo
Jelani Blackman è senza dubbi una delle principali nuove proposte musicali europee. Nato e cresciuto a Londra, esordisce ufficialmente nel 2014 con ’Twenty//Three’. Ha collaborato anche con Sylas e Brian Eno nella realizzazione di ‘Layer’. Dal 2015 è impegnato in una serie di uscite di single, ‘Repeater’. L’uscita di ‘Submarine’ ha sancito definitivamente la consacrazione del talento di Jelani, giovane rap inglese diventato artista non solo per passione. Abbiamo scambiato due chiacchiere con lui per scoprire meglio chi è.
– Quando hai iniziato a fare musica? / When did you start making music?
Ho iniziato a suonare il sassofono quando avevo circa 9 anni, ma la mia musica è nata quando ho iniziato a scrivere testi su “sporchi” beat rap con i miei amici. Solo perché era divertente, ci sfidavamo vedendo chi era il migliore. / I started playing saxophone when I was around 9, but my own music came when I started writing lyrics over grime beats to rap with my friends. Was just because it was fun, clashing people and seeing who was the best.
– Come hanno influito sulla tua carriera di musicista il suono e gli aspetti dell’ovest londinese? / How West London’s sound and aspects influences your life as a musician?
Non solo West London ma Londra in generale è un posto davvero diverso quindi ci sono diversi tipi di musica e la cultura è dappertutto. Ho assorbito tutto ciò e questo ha contribuito a formare il mio suono. / Not just West London but London in general is a really diverse place so there are different kinds of music and culture is all over. I soaked it in and it helped shape my sound.
– Qual’è il tuo repertorio musicale e cosa ascolti? / Which are you music background and listenings?
Alcune delle mie principali influenze musicali provengono dalla musica che mia mamma metteva in casa quando ero un ragazzino. Groove rari, soul, jazz sono stati una parte enorme del mio background musicale. Ho ricordi molti forti di quando ero piccolo e mia mamma suonava ‘The Miseducation di Lauryn Hill’, ballandola con me. / Some of my main influences came through the music my mum played around the house when I was a kid. Rare groove, soul, jazz were a massive part of my musical background. I have really strong memories of being young and my mum playing ‘The Miseducation of Lauryn Hill’ and dancing to it with me.
– Twenty//Three ha un testo molto intimo profondo e poetico. Da dove nasce? / Twenty//Three has a very intimate, deep and poetic lyrics? How was it born?
È venuto da un momento molto introspettivo quando mi facevo un sacco di pensieri sulla vita. Molti di quei pensieri accaddero all’ora quando tutto sembrava surreale e i giorni si confondevano! / It came from a point when I was feeling very introspective and doing a lot of thinking about life. Lots of this thinking happened at those late times when everything seems slightly more surreal and the next day and the day before merge into one!
– Cosa è successo nel periodo dopo Twenty//Three? / What happened in the period after Twenty//Three?
Non c’è stata una decisione vera, stavo solo facendo il mio genere, creando musica, ma come un sacco di cose nella vita, il tempo impiegato per ottenere i brani successivi prese più tempo di quanto pensai che sarebbe stato. / There was no real decision, I was just doing my thing, making music, but like with lots of things in life the time it took to get the next tracks out took longer than I thought it was going to.
– Può lo stile di Julianji, sperimentale e ispirato all’eletronica anni 90, influenzare le tue future uscite musicali? / Can the Julanji’s musical style, experimental and inspired by 90s electronic, influence your next releases?
Sì, certo! Mi è piaciuto molto fare ‘Jumanji’ e sicuramente alcuni degli elementi che la attraversano verranno fuori nelle prossime uscite. / Yes definitely! I loved making ‘Jumanji’ and some of the elements that run through it will definitely carry through into the next releases.
– Com’è stato il tuo ultimo tour e che idea hai del Locus Festival? / How the last tour was? What do you think about Locus Festival?
Non è stato tour completo, ma suonare in Italia è stato fantastico. Le persone che gestiscono il Locus festival sono state fantastiche e mi ha fatto sentire a casa, la folla e l’atmosfera erano incredibili, non vedo l’ora di suonare di nuovo in Italia! / It wasn’t a full tour, but playing in Italy was amazing. The people who run Locus festival were great and made me feel so at home, and the crowd and atmosphere were incredible, I can’t wait to play in Italy again!
– Segui rapper o cantanti italiani? / Do you follow any italian musician or rapper?
Ho una lunga storia con la musica italiana perché mia nonna era italiana e mi cantava canzoni quando ero più giovane. Le canzoni tradizionali italiane sono così belle, e dopo il Locus festival, sono in Italia per un po’ e ho sentito alcuni live nelle zone in cui mi trovavo. / I actually have a long history with Italian music because my godmother’s Italian and she used to sing songs to me when I was younger. Traditional Italian songs are so beautiful, after Locus festival stayed in Italy for a bit and heard some live around where I was staying.
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