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INTERVISTA – “Al Locus Festival 2016 una line-up di respiro internazionale”
a cura di Gigi Salvemini e Luigi Lupo
Una lineup che possa competere con i festival internazionali, linguaggi musicali da far conoscere, legati alla musica contemporanea. Sono gli ingredienti di Locus Festival 2016 così come ce li presenta il direttore artistico, Gianni Buttiglione.
“La novità di quest’anno é che il festival non si limita solo alla parte musicale, alla black Music a 360° ma c’è una sezione dedicata alla visual art. Infatti sono previste delle installazioni itineranti a cura di Felice Limosani, esperto di creatività. Progetti che riguardano la luce e che saranno una sorpresa per il centro storico di Locorotondo. A livello musicale, partiamo sempre da ciò che più ci piace, la black Music, con una line up ricercata e di valore internazionale. In questa spicca la presenza dell’elettronica, della contaminazione tra il suono del jazz e le pulsioni digitali mittleuropee. “L’idea – prosegue Buttiglione -non era quella di provare a muoversi verso il target giovanile che spesso si associa alla musica elettronica ma c’è sempre un senso di continuità. Per noi Floating Points o Dj Premiere sono sulla stessa onda. Abbracciano sia una componente giovanile sia un pubblico più maturo legato alla cultura del jazz. Vogliamo sdoganare il cliché di tutti i festival che legano i nomi degli artisti ad un genere predefinito. Per non ci sono generi ma c’è un senso di qualità e di ricerca“.
Il connubio col territorio, con la splendida valle d’Itria, la città di Locorotondo resta inscindibile. “Sicuramente con una line up come questa puntiamo a rafforzare la presenza internazionale in un territorio già ricco di turisti che provengono da tutte le parti del mondo soprattutto in estate”.