REPORT – Mahmood, Ms Lauryn Hill e Calcutta, la Puglia è regina

a cura di Gigi Salvemini

Avevamo già preannunciato nel report di apertura che sarebbe stata l’edizione del cambio generazionale. Lo è stata come novità, ma il Locus Festival anche per questa quindicesima edizione ha ribadito la sua prepotente presenza artistica e organizzativa. Quella appena conclusa è stata la settimana della consacrazione a pochissimi giorni dal termine.

Un Locus Festival insolito che si sposta in uno scenario inusuale per le sue caratteristiche: un campo sportivo. Per qualche sera addio a trulli, masserie e suggestivi scenari urbani della Valle d’Itria, spazio alla musica. Due grandissimi nomi a garanzia di una delle più famose e importanti voci della musica internazionale. Per due notti il Locus è letteralmente sceso in campo offrendo due serate di grandissimo livello. Immersi in questo nuovo contesto, la sensazione è stata subito quella di ritrovarsi in un grande evento dove cardini restano le caratteristiche che in questi anni il festival ha ampiamente mostrato. Ma ovviamente i protagonisti principali sono stati Mahmood che ha aperto il super concerto di Ms. Lauryn Hill di mercoledì 7 agosto e Calcutta che ha capitanato la crew di Bomba Dischi con Margherita Vicario e Giorgio Poi nel concerto di sabato 10 agosto, chiudendo ufficialmente il suo tour.

Mahmood ha confermato le sue grandi e affascinanti qualità canore. Un timbro vocale fantastico unito ad un cambio ritmico unico. La bravura di questo artista, il più ascoltato tra i cantanti italiani su Spotify, è tangibile e riflessa nelle sue canzoni che molto spesso rivivono la sua giovinezza passata tra l’Italia e l’Egitto. Sembra strano che il Festival di Sanremo finalmente quest’anno sia riuscito a premiare un cantante di qualità e quantità (considerando i numeri altissimi sui quali viaggia). Il personaggio giusto al momento giusto per il Locus. Emozionato, come lui stesso racconta, nel conoscere e aprire ufficialmente un concerto di Ms. Lauryn Hill.

Il momento culmine di questa edizione. La regina indiscussa del rap americano e internazionale, icona storica dei The Fugees e autentico “leone da palcoscenico”. A serata inoltrata sale sul palco e con quel fare un pò arrabbiato e presuntuoso carica un pubblico per nulla intimorito dal suo spirito black. Ms. Lauryn Hill è un artista che in 21 anni ha scritto importanti pagine della storia, quell’artista che almeno una volta nella vita andrebbe ascoltato. 21 anni dall’uscita del suo primo album The Miseducational of Lauryn Hill, anni di successi grazie agli indimenticabili singoli Doo Wop (That Thing), Ex-Factor e Everything Is Everything. Non potevano certo mancare nella scaletta Killing me Softly e la bellissima interpretazione di Can’t Take My Eyes Off You, brani che nel 1999 hanno la possibilità a Ms. Lauryn Hill di diventare la prima donna a vincere ben 5 Grammy Awards in una sola edizione.

Una settimana da ricordare per il Locus che tre giorni dopo, nella notte di San Lorenzo, ha proposto uno dei nomi più acclamati e seguiti della musica italiana contemporanea, Calcutta. Braccio ingessato, conquista le migliaia di fans dopo l’apertura affidata ai talentuosi Margherita Vicario e Giorgio Poi. Calcutta è un fenomeno che non conosce ostacoli sulla strada del successo. Un cantante che piace per la sua semplicità e vicinanza al pubblico. Interagisce, presenta i suoi brani e conferma la sua spontaneità nell’apparire un artista vicino ai suoi seguaci. Kiwi, Oroscopo, Paracetamolo, Orgasmo e Pesto sono alcuni dei successi che hanno fatto diventare il cantante di Latina una vera icona della musica Italiana. A fine serata c’è anche un piccolo b2b con Poi che chiude nella maniera più artistica una grande serata e in concomitanza il tour di Calcutta.