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REPORT – LUCA CARBONI a Bari, il sold out “è una regola”
a cura di Gigi Salvemini
Martedì 1 Marzo abbiamo seguito il concerto di Luca Carboni al Demodè Club di Bari, settima data del “Pop-up tour” 2016 e, se dovessimo descrivere con alcuni aggettivi lo spettacolo al quale abbiamo assistito, certamente non potremmo esprimere il nostro piacere attraverso pochi retorici commenti. Divertente, emozionante, spontaneo, eterogeneo, malinconico, innovativo, riflessivo, rivoluzionario. Bravo, troppo bravo.
Alle 20 il Demodè è già sold out, si vedono i “veterani”, i cultori di musica italiana, quelli giunti per non perdere l’esibizione di un grande artista e, ovviamente, i fedelissimi di “Luca lo stesso”. Alle 21 e 30 Luca è puntualmente sul palco e di lì a due ore il coinvolgimento è davvero speciale. “Il futuro inizia adesso” è la prefazione ad un concerto ricco di ritmica e privo di pause.
Un palco nel palco sul quale Carboni, davanti a proiezioni pop-up, matta i suoi fan partendo dagli ultimi brani del nuovo album. “Milano”, “10 minuti”, “Happy”, “Luca lo stesso”, “Invincibile” (cantata seduti sul palco), “Bologna è una regola” sembrano ormai diventate hit indissolubili nella mente di tutti, sinonimo del successo che il cantante bolognese ha confermato con il suo ritorno. L’inno “Luca lo stesso” è la conferma che Luca Carboni è tornato. Non mancano riferimenti poetici e culturali, o riferimenti a quelle barriere sociali che molte volte creano distinzioni ingiustificate.
Venti secondi di pausa, “chiodo di pelle” addosso, si torna sul palco e stavolta dopo “Il mio cuore fa ciock!” (portata sul palco dopo parecchi tour), è il momento di “Mare, mare”, “Ci vuole un fisico bestiale”, “Silvia lo sai” e “Farfallina”. La gente è in ecstasy, dai venti ai sessant’anni. Cantano tutti e il Demodè in pochissimo tempo diventa una bolgia. I fan ringraziano dopo ogni brano e “Luca, Luca, Luca, Luca” diventa un coro fisso che emoziona Carboni.
“Mare, mare, mare, ma che voglia di arrivare lì da te, da te, sto accelerando e adesso ormai ti prendo”, sembra far tornare il pubblico indietro negli anni ’90. Un concerto innovativo e futuristico, che forse seppur lontanamente, ricorda Kraftwerk o U2. Musicisti vestiti a tema, videoproiezioni pop-up e un maxischermo caratterizzano la scenografia del concerto. Un piccolo palco sul palco. Poche e brevi pause. L’umiltà di un artista che, forse a volte emozionato, ringrazia e porta a casa un aspettato e consolidato nuovo successo.
“Luca lo stesso”, si. Un grande cantante che piace per il suo stile, per la sua musica, per i suoi testi e per la sua sincerità. Vedere il Demodè sold out, sicuramente, è stata solo una regola.
Photo by Demodè Club