REPORT – STING e SHAGGY a Trani per scrivere la storia

a cura di Stefano Salvemini

Uno scenario indescrivibile, quello che ha visto sabato 4 Agosto la Cattedrale di Trani come il palcoscenico magico dell’estate tranese 2018. Ebbene si perchè quest’anno per la rassegna Fuorimuseo i protagonisti sono stati due miti della musica internazionale: Sting e Shaggy. Un concerto, un evento o semplicemente una serata da trascorrere insieme a due personaggi che rappresentano la storia della musica rock, pop, reggae: da un lato il mito Sting, grande musicista, strumentista ex Police, dall’altro Shaggy, Mr. Boombastic autentico mattatore dei dancefloor.

Una serata iniziata in perfetto orario. Il pubblico è quello delle grandissime occasioni ma questo era scontato. Ci sono fan e appassionati di musica giunti da tutta Italia e tantissimi stranieri, forse già in Puglia per le vacanze e che sicuramente non potevano perdere un appuntamento così affascinante, musicalmente e scenograficamente parlando.

Sting al basso quasi immobile al suo posto e Shaggy in continuo movimento quasi a dare la carica su ogni brano, accompagnati da Josh Freese alla batteria, Dominic Miller e Rufus Miller alla chitarra, Kevon Webster alla tastiera e dai coristi Monique Musique e Gene Noble.

Sting e Shaggy hanno fatto della serata già calda una bolgia umana di entusiasmo e colore che si è unito alla grande professionalità e bravura dei due artisti.

Oltre ai brani dell’ultimo album 44/876 non sono mancati brani che hanno scritto la storia della carriera dei due cantanti ma anche la storia della musica contemporanea, da Don’t make me Wait, Desert Rose, Free, Roxanne a Angel o Walking on the Moon, brani che hanno coinvolto i tantissimi presenti ma anche e soprattutto chi credeva di trovare in scaletta solo i brani dell’ultimo album di Sting e Shaggy.

Un scaletta composta da circa 20 brani, tutti trascinanti e “pungenti” (come appunto rappresenta lo pseudonimo “Sting”), eseguiti con immensa partecipazione e coinvolgimento da parte degli artisti ed è stato semplice rimanere incantati dalla grande atmosfera: una coreografica di luci mista a gioia e energia.

Un concerto durato circa un’ora e mezza, senza intoppi e organizzato in modo impeccabile. E non è un caso al termine del live, udire tra il pubblico numerosi: “Sting e Shaggy grazie di esistere!!!”.