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REPORT – The National: il ritorno in Italia al Milano Rocks 2018
a cura di Gabriela de Giacomo
I The National mancavano in Italia da molto tempo ormai, e sono tornati per un’unica data all’AREA EXPO – Open Air Theatre – Experience Milano, il parco sorto nell’area Expo 2015 che ha offerto al pubblico milanese e lombardo eventi di sport, cultura, arte e soprattutto musica.
Quando il Milano Rocks ha svelato gli headliner, i The National sono stati il secondo gruppo ad essere stato annunciato dopo i Thirty Seconds to Mars. Ma non è tutto: in apertura, questo imperdibile evento, ha riservato grandi sorprese per gli appassionati del genere, una spettacolare esibizione live dei Franz Ferdinand. Questi ultimi salgono sul palco intorno alle 20.30, destando scalpore tra le fila del pubblico entusiasta che si appresta a giungere nell’immediato verso il parterre sulle note di Do You Want to. Scatenati ed energici il live prosegue con No You Girls, Walk Away, Take Me Out: la scaletta è un susseguirsi di greatest hits. Il tutto viene coronato con Feel The Love Go e Lazy Boy, brani tratti dal nuovo album Always Ascending.
Il live, dalla breve durata di circa un’ora, coinvolge i numerosi ascoltatori presenti in danze liberatorie e canti altrettanto piacevolmente sinceri grazie anche all’estremo carisma e bravura indiscussa di Alex Kapranos.
Alle 21.30 circa parte “So we’re not so tied together. What did you mean? Meet me in the stairwell in a second for a glass of gin. Nobody else will be there then Nobody else will be there” ed è così che i The National aprono il loro live, con la traccia iniziale dell’album Sleep Well Beats.
Non appena si apprestano a suonare, ci si sente inglobati in un’atmosfera surreale, Matt accompagna il suo pubblico verso il suo malinconico universo, un’apertura che mozza il fiato.
Seguono i quattro inni The System Only Dreams in Total Darkess, Guilty Party, Walk It Back, Sleep Weel Beats, i quali racchiudono amore, sofferenza, tormento, politica, frustrazione generazionale; tutto questo traspare candidamente dal suo consueto tono baritonale, e dalla sua carica emotiva.
Si ritorna al 2013 con l’album Trouble Will Find Me, con Don’t Swallow The Cap, I Need My Girl.
I gemelli Dessner alle chitarre procedono con il “solito” modus operandi costruendo atmosfera tramite arrangiamenti particolarmente struggenti che implicano un trasporto ambo le parti, il tutto si rende vivo e pulsante tramite i fratelli Brian Devendorf alla batteria, Scott Devendorf polistrumentista e la spettacolare voce di Matt Berninger. Emozioni e sensazioni autentiche si manifestano palpabili in ogni brano, difatti il live prosegue con un altro tuffo nel passato attraverso About Today e Terrible Love.
I momenti indimenticabili? Non il “classico” stage diving, ma piuttosto Berninger che, da vera rockstar, scende dal palco, scavalca la barriera, cammina tra la gente e canta, anzi fa cantare il suo pubblico sulle note di Day I Die, per poi giungere ad un finale clamoroso: nessun strumento, solo voce e tutta la band sul palco che canta Vanderlyle Crybaby Geeks, accompagnata dal trasporto emotivo e strepitante di un pubblico in visibilio per un incredibile momento “intimo” e davvero coinvolgente.
I The National hanno stupito con giochi di luce e scenografia prorompente, hanno accontentato tutti, i fan datati che li hanno amati dalle loro prime pubblicazioni, a quelli nuovi che li hanno scoperti dal loro ultimo album.
Ormai nessuno ha più dubbi sulle risapute e immense doti artistiche della band, si impongono come una delle più importanti band indie rock, e l’hanno pienamente dimostrato sul palco del Milano Rocks.