REPORT – “Festival della musica indipendente”, il trionfo dell’elettronica come nelle grandi realtà europee

Un palco al centro di un parco. La musica che si diffonde, giovani che ballano, si divertono, sorridono dal tramonto sino alla notte. La seconda edizione del “Festival della musica indipendente”, ospitata nel Parco Giovanni Paolo II di Andria(BT), non tradisce le attese. E non solo per la massiccia partecipazione di ragazzi provenienti da tutto il circondario ma anche per la qualità della line-up, una selezione artistica, improntata sull’elettronica, capace di variare tra le varie sfumature. Il risultato è un evento di respiro internazionale così come nelle intenzioni dell’Associazione Culturale Ulisse, organizzatrice dell’evento. Che aveva dichiarato di ispirarsi a realtà come Tomorrowland, Melt festival, Dimension Festival, Spring Attitude Associazione Culturale Ulisse ed altri. In effetti, per certi tratti, è sembrato di trovarsi, con le dovute proporzioni, in uno di questi eventi: il dj e producer su un palco come una band in un concerto e la folla sotto che balla, ascolta, si immerge in una situazione in cui a farla da padrone è la musica e la voglia di stare insieme. Tutto ciò in un parco pubblico, con un costo di ingresso davvero accessibile per un festival che ha saputo far incontrare nomi affermati, come gli headliner, Aucan, ed artisti emergenti, provenienti dalle realtà del territorio “alternative”(WAYS, CoffyRadio che guarda e si rivolge non solo alla Bat ma a tutto il territorio regionale, Musik Und Freunde, Fuziè Social Club, lo Street Festival di Trani e le organizzazioni We Present e Club Culture). Piccoli geni, menti cariche di passione e talento che settimanalmente promuovono e diffondono l’elettronica nei vari parti della zona. Sono stati i loro set ad aprire il pomeriggio quando il sole cominciava a dare spazio ad un affascinante tramonto. Reso ancora più incantevole dall’atmosfera che solo la musica sa creare. E poi, in serata, sono saliti sul palco loro, gli Aucan. Un progetto, formatosi a Brescia nel 2007, a cavallo tra l’universo della band e quello dei producers che ha permesso loro di esibirsi con stars del calibro di Chemical Brothers, di pubblicare un remix ufficiale per Bloody Beetroots ft. Paul McCartney e di ricevere un invito personale dai Placebo per aprire il live di Rock in Roma. Ad Andria, dopo un’esperienza che conta oltre 300 concerti in tutta Europa, hanno offerto il loro dj-set in un percorso versatile, incalzante, sempre coinvolgente.

3Dalla techno scura e violenta alla bass music passando per l’hip-hop con tocchi electro, il set ha trascinato la folla in un contesto a metà tra un concerto, un club ed un rave party. Ed è proprio in questo incontro di generi e suoni che sta la peculiarità del progetto bresciano. «Gli Aucan sono stati gli headliner della serata – ha dichiarato ad AndriaViva Domenico Selvarolo dell’Associazione Ulisse – ma ci saranno anche dj come Diggler ed altri, che non sono dj player stop, ma sono i nuovi compositori, cioè creano musica. Non usano le chitarre ma sono veri e propri compositori con gli strumenti elettronici, ed è questa la nuova veste che vogliamo dare al nostro Festival». Ora, infatti, si guarda già al futuro. Ad un grande festival di musica elettronica, che coinvolga tutto il territorio della Bat con la mente rivolta alle grandi realtà europee. La scommessa è forte. Ma quando c’è  di mezzo la passione, niente è impossibile.

Luigi Lupo