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DISCOVERING – Dellamore, cantautore siciliano con la passione per Dylan Dog
a cura di Giorgia Groccia
Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Federico Tarantino, in arte Dellamore, cantautore siciliano con la passione per Dylan Dog. Attualmente Dellamore vive a Barcellona e, nell’attesa di poter portare a termine il suo prossimo Ep, lo scorso 13 novembre ha pubblicato un particolare singolo che vi rimarrà impresso fin dal primo ascolto dal titolo Una posizione: un pezzo di protesta, graffiante e senza fronzoli.
- Ciao Federico e benvenuto! Per prima cosa una domanda facile: perché proprio Dellamore?
Ciao ragazzi, grazie mille per l’intervista! Dellamore nasce dal primo film ispirato al personaggio di Dylan Dog, del quale sono un grande fan. Il film si chiama appunto Dellamorte Dellamore (nome e cognome del protagonista del film) e la realtà che viene rappresentata è una realtà strana, distorta, confusa, pazza, fatta di morte e di amore. Tutti temi a me molto cari.
- Qual è stato il processo mentale che ti ha portato alla creazione di Una posizione? Qual è stata la tua ispirazione?
Stavo cercando di farmi spazio per raggiungere il mio ufficio tra delle manifestazioni a Barcellona per il tema dell’indipendenza. Alcuni ragazzi bloccavano le strade con dei cassonetti dell’immondizia per bloccare il traffico, altri invece li bruciavano direttamente. Proprio quella sera, mentre guidavo mi vennero in mente le prime due righe del testo. Pensai: e questa gente crede in qualcosa? Sta prendendo una posizione politica o sociale a riguardo? O sta solo creando del caos sopra il caos? Facendosi portavoce di finti ideali, magari inculcati dai genitori o dalla scuola ecc… E poi il mio pensiero si è sempre spostato a sua volta sulla politica in generale: come è possibile che da secoli, accettiamo di vivere questo malcontento globale, quando chi governa nel mondo, dovrebbe agire nel bene del popolo? Come dico a fine brano ‘’Chi ha il potere penserà sempre e solo per sé’’.
- Se dovessi scegliere un luogo e un tempo ideale per ascoltare Una posizione, quale sarebbe e perché?
Una distesa di verde con una cascata enorme, accerchiato da tanti animali. In un contesto del genere, non avrei bisogno di pensare ad una posizione da prendere nel mondo, pertanto ascolterei la canzone senza preoccuparmi più del suo contenuto sofferto. Starei solamente bene a contatto con la natura, senza nessuna etichetta o orientamento politico/sociale. Un contatto che abbiamo perso, col prezzo del progresso immagino.
- Che cosa ascolti quando non sei impegnato nella creazione di nuovi pezzi?
Musica che racconta emozioni. Sono una persona abbastanza empatica a modo suo, per cui mi affascina anche scoprire come gli altri artisti trattano le loro paure, i loro sentimenti, e come li riversano in musica. A volte anche per imparare da loro. Molto bello per esempio l’ultimo album di Mecna, lo ascolto quasi giornalmente.
- Hai voglia di raccontarci il più bel ricordo che hai di un tuo concerto?
Ne ho tanti, come quando aprii il concerto ad Emis Killa, e delle ragazzine (mie fan) mi chiesero una foto ed autografo, sebbene fossi lontano da quella fama di un big come Emiliano. Però credo che il ricordo più bello sia legato al concerto di due anni fa a Barcellona per il mio compleanno. Non cantavo veramente da tanto tempo sopra un palco. E a Barcellona, essendo italiano, non è neanche tanto facile. Dopo l’esibizione, venni colpito con gioia dalla scarica di adrenalina ed endorfine che rilasciava il cantare su un palco con la gente che urla insieme a te qualche ritornello di qualche tua canzone. Penso sia stata la miglior maniera di festeggiare un mio compleanno.
- Un consiglio per i giovani che coltivano il sogno di fare musica?
Di non fare come me ahah! Credete sempre in voi stessi, in quello che fate, non scoraggiatevi e non perdetevi in cose futili. C’è un tempo per tutto, si è vero. Per il divertimento, per le pazzie, per i viaggi, per l’amore e le donne… Ma coltivare una passione, o soprattutto avere qualcosa da comunicare con la musica, è quello che ci rende ogni giorno speciali mio parere. Quindi dedicatevi ogni giorno a questo!
- A quando un Ep?
Sono ad un 30% della sua produzione. Avendo lo studio a Milano, con le attuali restrizioni, mi verrà un poco complicato per adesso andare da Barcellona ad ultimare e completare l’Ep, ma sicuramente entro il 2021. Magari quando già sarà possibile ritornare a fare concerti. Grazie per l’intervista!