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INTERVISTA – GHEMON: “Voglio essere un punto di riferimento e continuare a sperimentare”
a cura di Gigi Salvemini e Luigi Lupo
Lo spirito di chi, con impegno e passione, ci ha sempre creduto. La personalità di chi vuole essere “un punto di riferimento”. Ed, in effetti, Ghemon lo è al momento nel mondo della musica hip-hop dove ha saputo unire rime e strofe alle calde melodie dei classici strumenti. I riconoscimenti sono subito arrivati come il premio ricevuto al Meeting delle Etichette Indipendenti come miglior artista hip-hop. E poi tanto feedback da parte del pubblico e della critica con brani che hanno raggiunto grande popolarità. Ma Gianluca Picarellio, aka Ghemon, vuole andare oltre, ” continuare a sperimentare”. E’ un ragazzo che ha adrelina. Ama lo sport. Come dimostra la passione per Marco Belinelli, idolo del basket italiano, che, come lui, ha conosciuto sforzi e sacrifici prima di arrivare ad una “carriera di livello”.
Abbiamo conosciuto e intervistato GHEMON in esclusiva per doyoulike.org
– Il 3 ottobre hai ricevuto dal MEI (Meeting delle etichette indipendenti che da anni premia le realtà alternative ed autonome della musica italiana), il premio come Artista Hip Hop dell’Anno. Che responsabilità ha essere un’icona per i futuri artisti hip-hop della scena musicale italiana?
E’ un piacere e un onore vedere che il mio lavoro viene premiato da specialisti del settore, anche se il pubblico aveva già espresso il suo responso largamente positivo e quello ovviamente è il primo e più importante test.
Voglio essere un punto di riferimento e continuare a sperimentare. Essere coerente senza fermare l’evoluzione. E’ come dire “Nella mia vita voglio essere felice”, una cosa difficile e piena di ostacoli ma, perché non dovrei puntare al massimo?
– Come mai la scelta di fare rap su basi suonate, con un gruppo alle spalle?
I miei ascolti da anni mi portavano in quella direzione e quando i tempi sono stati maturi abbiamo concretizzato una cosa che era nell’aria e a cui ero naturalmente destinato. Va aggiunto un grazie per l’aiuto alla mia etichetta Macro Beats, il mio management e a Tommaso Colliva, che ha prodotto il disco e mi ha collegato a tutti i migliori musicisti in circolazione.
– Cosa ne pensi del panorama del rap in Italia?
E’ una domanda che mi viene posta spesso e non so cosa dire. Il rap in Italia mi sembra lo specchio della realtà, il paese visto in scala: c’è della roba interessante, della roba bella, della roba molto brutta, ci sono i conservatori, i progressisti, gli intellettuali, gli ignoranti, la qualità e la merda. Vario e tutt’altro che morto, come invece spesso lo definiscono i giornalisti.
Penso di essere più capace a descrivere il mio piccolo universo all’interno di quel panorama, che parlare per l’intero genere.
– Hai espresso più volte la tua passione per lo sport, dal tifo per l’Avellino all’esperienza con “Rolling Stone” in Francia per la celebrazione dei 30 anni di Jordan Brand. Il video di “Nessuno vale quanto te”, inoltre, vede la partecipazione di Marco Belinelli. E’ un omaggio al campione italiano di basket o magari la metafora della vita di Gianluca Picariello?
Le nostre sono esperienze simili ma devo dire che Marco è un campione sul campo e come persona. La canzone l’ha ”adottata” perché lo riguardava direttamente, perché i paralleli tra le nostre vite e sul tipo di sacrifici fatti per avere una carriera di livello ci accomunano. Lui si è rivisto nelle mie parole e quella è la base dell’arte che devo produrre, quindi sono onorato. Come lo sono e lo sarei se la canzone colpisse una persona meno in vista di Marco…E’ l’obbiettivo principale di quello che faccio.
– 5 brani che porti sempre con te, che hanno accompagnato la tua crescita artistica.
Ti dico i primi cinque che mi vengono in mente ma è una lista puramente casuale, non ce la faccio a sceglierne cinque assoluti!
Outkast – “Aquemini”, Common – “Thelonius”, Slum Village – “Untitled/Fantastic”, D’Angelo – “Send It On”, The Roots – “Guns Are Drawn”
– Dopo il successo dell’ultimo concerto al Demodè a Bari, tutti qui in Puglia ci chiediamo quando tornerai a trovarci…
Presto, presto, promesso!
GHEMON – “NESSUNO VALE QUANTO TE”
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SLUM VILLAGE – “UNTITLED/FANTASTIC”, uno dei cinque brani consigliati da GHEMON
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