ITALIAN MUSIC WEBZINE SINCE 2013

INTERVISTA -Andy Ventura: “Disegno tanto, disegno spesso e volentieri”
a cura di Luigi Lupo
Andy Ventura è un giovane grafico romano. Ha realizzato, tra i tanti progetti grafici, anche uno dedicato alla musica. “Canzoni disegnate così come sono scritte” ha raffigurato alcune parti di canzoni italiane considerate dal punto di vista reale e non metaforico. Un modo irriverente, ironico ed originale di leggere in immagini la musica italiana. Ma, tra i suoi progetti, spiccano anche “Faceless portrait”, raffigurazioni di personaggi famosi evidenziando soltanto i dettagli e la forma dei visi, e tante altre rubriche settimanali. Perchè la passione per il disegno lo avvolge senza sosta. E’ una passione. E’ un talento.
Dyl lo ha intervistato.
Chi è Andy Ventura?
Sono Andrea “Andy” Ventura è un grafico, illustratore e vignettista. classe 1983 dalla Provincia di Roma. Disegno tanto, disegno spesso e volentieri.
Come nasce la tua passione per il mondo della grafica?
Sin da piccolo scarabocchiavo e imbrattavo fogli, la mia voglia è proseguita nelle scuole dell’obbligo fino a sfociare in un istituto tecnico specializzato nella grafica pubblicitaria. Infine ho fatto vari corsi di disegno dal vero e svariati anni da autodidatta.
Quali sono i tuoi riferimenti nel settore, a chi ti ispiri?
Amo da matti il fumetto americano e francese. Da Kirby a Moebius per intenderci. Amo anche Pazienza, e un altro milione di disegnatori. In verità cerco ispirazione dappertutto. Dalla realtà prima di tutto. Giro con un piccolo taccuino e appena ho un abbozzo di idea me la segno e la rimaneggio a casa quando ho in mente quel che voglio effettivamente disegnare. A casa poi ho milioni di post-it dove annoto e segno ogni cosa mi abbia ispirato durante il giorno. Se non lo scrivo, semplicemente me ne dimentico.
Tra i tuoi progetti, qual è quello da cui hai ricevuto maggiori riscontri?
Da meno di un anno ho avviato molto rubriche che propongo settimanalmente o ogni volta che ne sento la necessità. La più condivisa è sicuramente la raccolta delle “Canzoni disegnate così come sono scritte”. A marzo Repubblica.it, Rolling Stone e un nugolo di siti e blog musicali e non l’hanno rimbalzata da ogni parte dell’internet. Ho passato 2 mesi di fuoco, tra interviste radiofoniche, scritte e gente di ogni luogo e foggia che mi chiedeva di tutto. Un’esperienza bellissima e inaspettata. Una sopra esposizione mediatica a cui io non ero abituato. Adesso esiste fisicamente ed è acquistabile a questo link: http://goo.gl/xS5FlB

Di tutto. Cantautori, da De Gregori, Battiato, De Andrè, Guccini fino ai CCCP, Baustelle, Elio e le storie tese, Vinicio Capossela, Bob Dylan, Jhonny Cash, Afterhours, Brunori Sas, I primi Litfiba, Brassens, vagonate di colonne sonore, musica popolare di paesi esteri. e qualsiasi cosa trovo di inascoltato su youtube dove scopro di tutto. Una miniera musicale senza precedenti.
“Faceless portrait”, invece, che significato vuole lanciare in una realtà social dove i volti circolano in continuazione?
Che si è riconoscibili anche senza tratti somatici. Bastano i tratti distintivi, i particolari che fanno la persona. E infatti anche senza i tratti somatici tutti riconoscono chi ho rappresentato.